Ricette Salentine: le pittule

Non c’è periodo migliore di questo per presentarvi uno dei piatti tipici dell’autunno salentino: le pittule. Ne avete mai sentito parlare? Quest’estate, se siete stati da noi, le avete viste preparare sapientemente dal nostro personale che in sala di fronte ai vostri occhi vi ha fatto vedere come la pasta diventa pastella e la pietanza diventa vera delizia per il palato. Per chi non ha avuto modo di provarle, però, siamo pronti a darvi la ricetta, quella tramandata di generazione in generazione.

Si, perché la pittula è un piatto povero. Un piatto che viene preparato da sempre e che arricchisce le tavole salentine soprattutto in questo periodo, in occasione della festività di San Martino.

Noi, oggi, vi invitiamo a provare a prepararle e voi, non ne potrete più fare a meno. Gli ingredienti? Basta poco!

Per sei persone: 500 g di farina, 25 g di lievito di birra, 350 dl di acqua tiepida, olio extravergine di oliva e sale q.b. Ecco come si preparano: mescolare in una ciotola farina, sale e lievito amalgamando il tutto con acqua tiepida fino ad ottenere un impasto molto morbido che verrà poi fatto lievitare per due ore coperto nella ciotola con un panno di lana. A lievitazione finita bisogna agitare l’impasto nella ciotola sbattendolo nel contenitore più volte. Intanto in una padella posizionare l’olio extravergine di oliva portandolo a giusta temperatura. Con un cucchiaino prendere piccole dosi d’impasto lasciandole cadere nell’olio bollente. Lasciar rosolare e la pittula salentina è pronta.

Le pittule possono essere semplici, ma anche condite con diversi alimenti. Una delle tipologie di pittula più amata è quella condita con cavolfiore così come quella condita con olive nere, pomodorini e capperi.

Il Salento è anche questo: la sua cucina speciale e prelibata.

Buon appetito!

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